Tutto per colpa degli impegni presi e non rispettati. Allo stato attuale, dicono due lettere inviate la scorsa settimana, ICANN ha promesso ma non ha portato a compimento un passaggio fondamentale e necessario per poter riformare il sistema di varo e assegnazione dei domini: uno studio sul mercato dei diversi TLD nelle differenti nazioni coinvolte, con tutte le analisi necessarie a valutare limpatto della riforma sulle condizioni attuali per, ad esempio, migrare da un dominio allaltro o valutare il peso delle aziende che gestiscono i registri nazionali e internazionali. Meredith Baker, della divisione Communication and Information del Dipartimento del Commercio, individua diversi punti ancora da analizzare: lomologazione delle system di registrazione dei domini nei vari paesi, se il mercato dei TLD possa o meno essere ritenuto globale e quali siano le conseguenze di questo punto per i consumatori. Inoltre, a parere di Baker esisterebbero anche delle problematiche tecniche con cui confrontarsi prima di liberalizzare i domini, a cominciare da quelle riguardanti i DNS , senza contare le difficolt logistiche oggettive che ICANN si trover ad affrontare con il varo della riforma. In conclusione, la rappresentate del ministero USA chiede garanzie su trasparenza e competitivit del nuovo meccanismo. Ed proprio sulla competitivit che si concentra la missiva che giunge invece dallufficio Antitrust del Dipartimento della Giustizia, ed in particolare dallavvocato Deborah Garza: secondo lanalisi condotta dal suo team, Garza spiega che il potere comunicativo di un indirizzo .